Cronaca nera e (dis) informazione
di Marco Baratto
In uno stato di diritto tutti sono innocenti fino a che non si sia giunti all'ultimo grado di giudizio. Ma questa mattina leggendo un triste fatto di cronaca relativo all'uccisione, da parte del marito, di una donna che stava per dare alla luce una bambina mi sono chiesto cosa sarebbe successo se il presunto responsabile non fosse stato italiano? probabilmente avremmo assistito alle solite scene di isterismo collettivo alimentate da politici in cerca di voti, probabilmente avremmo assisto a fiaccolate di presunta solidarietà ma finalizzate ad ingenerare ancora di più l'odio verso lo straniero. Il tutto non per contribuire a rasserenare gli animi ma, solamente per ingenerare insicurezza e paura nelle persone e costruire su questi timori i propri sucessi politici. Tutto questo sarebbe stato condito con una sana (?) disinformazione che avrebbe contribuito a screditare la comunità straniera presa di mira in quel momento. Alle volte mi sorge il dubbio che qualcuno fomenti le paure delle persone nei confronti degli stanieri per quella logica tipica di ogni potere che è quella del divide et impera e della guerra tra poveri. Certo il bene ed il male non è prerogativa di un popolo o di una nazione ma travalica i confini ma la cosa che più irrita è proprio come spesso anche nel raccontare la cronaca nera si vada a mode. A volte sembra che tutti i crimini siano comessi da un gruppo nazionale, dopo è la volte di un altro ecc ecc. La strada per l'integrazione è ancora lunga e dispiace vedere che questa "giusta battaglia" sia spesso invece oscurata dai seminatori di zizzania.
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